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                                     Il caso banca 121: "non c'è nulla a carico di fazio"

Nicola Barbera irritato per la divulgazione di un atto, l'iscrizione nel registro degli indagati, che doveva restare segreto.

Trentotto le persone indagate nell'inchiesta della magistratura

TRANI (Bari) - A carico del governatore di Bankitalia "nulla è stato ancora accertato in concreto". Dopo la "fuga di notizie" sul coinvolgimento di Antonio Fazio nell'indagine su Banca121 parla il procuratore della Repubblica presso il tribunale di Trani, Nicola Barbera, ribadendo che l'iscrizione nel registro degli indagati è un atto, "che doveva restare segretissimo", a garanzia della difesa del cittadino: "Spero - ha aggiunto - di poter accertare tutti i risvolti relativi al presunto coinvolgimento del dottor Fazio in questa vicenda. Alla collettività deve essere chiaro, al più presto, qual è il coinvolgimento del governatore in questa vicenda".

Rispondendo a una domanda di un giornalista che chiedeva se a carico del governatore di Bankitalia e dell' ex direttore generale di Mps Vincenzo De Bustis Figarola saranno adottate le misure interdittive chieste da Gaetano Scamarcio, il procuratore ha detto: "Il dottor Savasta, il pm, non ne ha parlato con me, se me ne parlerà gli dirò qual è il mio pensiero".

L'inchiesta comunque va avanti e sono in tutto 38 le persone indagate dalla procura di Trani nell'inchiesta sulla collocazione sul mercato finanziario di prodotti di Banca 121 (ora Monte dei Paschi di Siena) ritenuti dall'accusa truffaldini.

Oltre a Fazio tra i nomi degli indagati di maggior rilievo nell'inchiesta dalla Procura tranese figura anche quello di Rosanna Venneri ribattezzata dalla stampa 'il genio della finanza creativa' della Banca del Salento prima e di Banca 121 e Mps poi. Venneri - ritenuta l'ideatrice di numerosi prodotti finanziari poi immessi sul mercato - è indagata per concorso in truffa aggravata e continuata assieme all'ex direttore generale della Banca del Salento (poi Banca 121) e del Mps, Vincenzo De Bustis Figarola, ora amministratore delegato della Deutsche Bank in Italia.

Indagato è anche Lorenzo Gorgoni, ex presidente di Banca 121 e componente del comitato esecutivo di Mps e l'allora direttore delle vendite di Banca 121, Giuseppe Pacileo. A questi nomi si aggiungono quelli di altri funzionari e dipendenti dell'ex istituto di credito salentino.

A seguito del sequestro del 22 dicembre scorso di alcuni dei prodotti finanziari oggetto dell'inchiesta penale (Btptel, Btpindex e Btponline), Mps ha ottenuto il dissequestro dei titoli dopo essersi impegnata a procedere "entro 120 giorni" al rimborso delle somme perse in questi anni dai sottoscrittori dei prodotti.

Finora - fanno sapere fonti inquirenti - sono circa 490 i reclami presentati dai risparmiatori e al vaglio della banca senese. Di questi una piccola parte è stata già ammessa al risarcimento e otterrà un rimborso annunciato di circa l'80-90% del capitale.

 
"www.repubblica.it"

 

 

 

 

 

                                                                                
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